martedì 16 marzo 2010

VANCOUVER - 16 marzo 2010: ITA-SWE

A Vancouver sono le 9,30 e siamo tutti al villaggio in "relax" pre-partita.
Alle 10 faremo uno spuntino al ristorante del villaggio, poi prenderemo il bus per il palaghiaccio.

 
La giornata di ieri, trascorsa tra allenamenti, massaggi, relax e un po' di shopping, ha stemperato un po' la grande delusione per la sconfitta con la Norvegia, aumentando per contro la nostra determinazione a battere oggi la Svezia.

Rivedere insieme agli allenatori la partita ITA-NOR in TV ci ha permesso di riflettere sui nostri errori per migliorare le nostre prossime prestazioni.


Domenica pomeriggio mi è arivato al villaggio uno splendido mazzo di fiori: un omaggio della nostra Team Host KAY per me, perchè mi aveva visto triste e voleva sollevarmi il morale..... Un gesto che ho apprezzato moltissimo!

Più tardi il presidente CIP Luca Pancalli ha telefonato ai ragazzi dello sledge per complimentarsi con loro e per incoraggiarli per le prossime partite. Quella che a noi brucia come una fortissima delusione per una grande impresa mancata, deve invece essere vissuta con entusiasmo. Abbiamo fatto passi da gigante in pochi anni e il grande lavoro fatto in questi anni ci ha portato a essere competitivi con le migliori squadre al mondo. Pancalli ha detto che i ragazzi dello sledge sono di esempio per tutta l'Italia sportiva, per il loro comportamento e per la loro crescita.

In effetti, da un punto di vista qualitativo e quantitativo la nostra nazionale è decisamente cresciuta da Torino 2006.
Sono solo 6 i giocatori di questa nazionale che hanno fatto anche la precedente paralimpiade: Andrea Chiarotti, Gregory Leperdi, Bruno Balossetti, Ambrogio Magistrelli, Gianluca Cavaliere, Werner Winkler.
Gli altri 9 nemmeno facevano sledge-hockey, 4 anni fa! Giuseppe Condello, Valerio Corvino, Roberto Radice, Santino Stillitano, Gabriele Araudo, si sono avvicinati all'hockey grazie alle Paralimpiadi di Torino...
Gianluigi Rosa e Florian Planker arrivano dallo sci, Igor Stella faceva atletica. Rupi Kanestrin vari sport, tra cui l'hockey in piedi (come portiere)!
Tutto ciò ci fa ben sperare per il prosieguo di questa attività, e per il futuro della nostra nazionale, che sarà stimolata a migliorarsi ancora dall'arrivo di nuovi giocatori.
In virtù della nostra partecipazione alle Paralimpiadi di Vancouver, noi siamo già qualificati di diritto ai prossimi Mondiali del 2012!!!

1 commento:

  1. Ecco cosa imparare, dopo tutto:

    Non importa se si perde la partita, ma conta come la si perde e in che modo mutiamo, noi, a causa di questa sconfitta, e poi conta quel che ne ricaviamo, qualcosa che prima non avevamo e che potremo applicare ad altre partite.
    Perdere, in un certo qual modo curioso, è vincere!

    FABIO

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